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Guardia Sanframondi – Riti Penitenziali 1982-1989

Ogni sette anni, nell' ultima decade di agosto, Guardia Sanframondi (BN) celebra i riti penitenziali in onore dell' Assunta e con questa regolarità almeno dagli anni 1930-1940. Prima di ciò “si usciva la Madonna anche in penitenza “ durante  rovinosi avvenimenti naturali o altre calamità, per implorare la potenza divina di tener lontane le catastrofi. I quattro rioni storici: Croce, Portella, Fontanella e Piazza danno vita a cortei in cui si svolgono rappresentazioni fisse, dette misteri, riguardanti episodi del Vangelo, della Bibbia e della storia della Chiesa, antica e recente.Tutti, dai bambin i agli anziani, sono chiamati alla partecipazione per comporre i quadri religiosi, molto elaborati nei costumi e nelle coreografie, a volte di gusto alquanto barocco. Dopo le processioni di penitenza e di comunione, dal lunedì al venerdì della settimana di “ festa “ , il sabato, al termine della processione del clero e delle associazioni cattoliche, c'è l'apertura della lastra, uno sportello di vetro che chiude la nicchia ove è riposta la statua della Madonna. Il momento è vissuto dai guardiesi con molto trasporto e si sente una autentica partecipazione emotiva, amplificata dal canto corale “s'è sposta Maria”, con cui si chiedono grazie materiali e spirituali. La commozione è così elevata che specialmente negli occhi femminili giunge un pianto liberatorio. La statua della Vergine ora può essere vestita con i doni preziosi offerti dai fedeli negli anni e così è lasciata all'affetto e alla venerazione dei fedeli. La domenica parte dal santuario la lunga processione generale con tutti i misteri, il simulacro della Madonna, i penitenti, divisi tra disciplinanti e battenti, le autorità e il popolo tutto. I primi hanno già preso parte alle processioni rionali, sempre vestiti con saio bianco e cappuccio e muniti di una impugnatura che tiene corte sferze metalliche, detta disciplina, con cui si percuotono spalle e schiena, mentre i secondi escono solo nella processione di domenica e si battono il petto con una “spugna”, pezzo di sughero con piccoli spilli che generano fuoriuscita di sangue. Il paese in questi giorni esprime un sincero sentimento di contrizione che nei disciplinanti e ancor più nei battenti arriva a manifestarsi con vere e proprie mortificazioni corporali, di antica tradizione medioevale. Una sola volta durante il corteo religioso i battenti incrociano la statua della Madonna, che esce intorno alle 14,00 salutata con un colpo di mortaretto. In questo momento particolarmente emozionante i battenti si lasciano andare a un trasporto emotivo intenso e vibrante. Dopo di ciò i penitenti vanno via dalla processione, per tornare di lì a poco con altri abiti e accompagnare con canti l' Assunta che fa rientro nel santuario.
Le riprese sono in super 8 muto, girato a 24 fotogrammi al secondo e sonorizzato con materiale registrato in quegli anni. Nonostante tante prove non è stato possibile arrivare ad una totale sincronizzazione labiale per differenti registrazioni.

Oltre al video è disponibile una galleria fotografica riguardante i riti dal 1982 al 2017