IlParco Naturale Regionale dei Monti Simbruini costituisce la più estesa area protetta del Lazio, su cui insistono i paesi di Subiaco, Cervara di Roma, Camerata, Jenne, Vallepietra in provincia di Roma e Filettino e Trevi nel Lazio in provincia di Frosinone. In questo territorio, confinante ad est con l’Abruzzo, l’uomo ha sempre saputo sfruttare le risorse naturali necessarie al suo fabbisogno, adattandosi a quelle condizioni produttive offerte dalle diverse fasce altimetriche e dalla più o meno presenza di acqua, dato il diffuso carsismo. Le attività agro-pastorali, zootecniche e boschive hanno rappresentato storicamente le fondamentali voci su cui si è basata l'economia familiare. Una produttività che è stata per lo più povera e di sussistenza, portata avanti con sistemi arcaici in un territorio marginale e perciò destinata ad esaurirsi. Con i giovani desiderosi di migliori aspettative di vita in città e con lo spopolamento dei paesi, abitati oggi in maggioranza da anziani, molti lavori legati alla terra sono scomparsi oppure permangono residuali, anche laddove esiste ancora una certa richiesta di determinati prodotti, come il carbone vegetale o il famoso fagiolone di Vallepietra. In pochi anni sono stati del tutto abbandonati i secolari terrazzamenti strappati con tenacia alla montagna e ora di nuovo invasi dalla macchia mediterranea, con ripercussioni nefaste sull’ ambiente. L’esempio forse più eclatante viene dal paese di Jenne , che ha visto declinare in brevissimo tempo tutta la sua produzione agricola. Un solo esempio. Delle centinaia di quintali di grano, che fino ad un decennio fa impegnavano nelle are di raccolta la trebbiatrice per più di una settimana, oggi non resta nulla. A ciò si deve aggiungere una politica nel passato non sempre attenta a intercettare le istanze e le necessità della popolazione. Un problema sentito fortemente dagli agricoltori, mai risolto, quello dei cinghiali, distruttori di raccolti e pericolosi per l’incolumità personale. Le fotografie, scattate nell’arco di un trentennio entro i confini del Parco, mostrano queste attività ormai in forte declino e documentano, al di là dell’apparente patina bucolica, il tramonto di una società agro-pastorale con i suoi riti, saperi e valori culturali. Nonostante ciò il territorio con le sue straordinarie risorse ambientali, naturalistiche, storico-artistiche, demoetnoantropologiche, può offrire molto per il suo sviluppo socio-economico basato su altri fattori, ben noti, che le istituzioni dovrebbero ancor più incentivare e promuovere. Basti ricordare in breve il potenziamento turistico rivolto all’ intera area, la ricettività agrituristica qualificata con l’offerta di prodotti tipici e rigorosamente bio, il riconoscimento di prodotti autoctoni con il marchio DOP, opportunamente selezionati e sostenuti, gli allevamenti nostrani garantiti da sicuri controlli sanitari e concepiti anche come inizio di filiere alimentari contrassegnate da etichette di genuinità, magari consorziate, ecc.
Cose risapute,certo, ma che, pur nella consapevolezza di procedere nella giusta direzione, attendono un significativo decollo.
Se non parti con l'idea di cercare qualcosa, non la troverai mai
Lo spazio della natura e dell'uomo
Subiaco, le Vedute
Jenne, alta valle dell’Aniene
Vallepietra, il Simbrivio
Jenne, riflessi sul fiume Aniene
Jenne, l’antico mulino sull’Aniene
Trevi, coltivazioni lungol’Aniene
Jenne, grotta dell’Inferniglio
Vallepietra, grotta delle Monache
Jenne, grotta Cavorso
Filettino, Fiumata
Jenne, sorgente delle Tartare
Jenne, bosco a Fondi di Jenne
Jenne, sorgente delle Tartare
Jenne, bosco a Fondi di Jenne
Trevi, cascata a Comunacque
Jenne, un tratto dell’ Aniene in un alveo di deposito.
Tramonto nell’Alta Valle dell’Aniene
Subiaco, la cascata di Cillittinu nell’Aniene
Vallepietra, l’uomo ha conteso alla natura lo spazio agricolo.
I sette paesi ricchi di beni storico-artistici
Camerata Nuova
Camerata Nuova
Camerata Nuova
Camerata Nuova
Camerata Vecchia, bruciata nel 1859
Camerata Vecchia
Camerata Vecchia
Camerata Vecchia
Cervara di Roma
Cervara di Roma
Cervara di Roma
Cervara di Roma
Cervara di Roma
Filettino
Filettino
Filettino
Jenne
Jenne
Jenne
Trevi nel Lazio
Trevi nel Lazio
Trevi nel Lazio
Vallepietra
Vallepietra
Vallepietra
Vallepietra
Vallepietra
Subiaco
Subiaco
Subiaco
I lavori delle donne
Jenne , campo di patate
Jenne, campo di patate
Jenne, contadina e spaventapasseri
Vallepietra, solcatura
Jenne, raccolta di piselli
Jenne, ritorno in stalla
Jenne, massaia setaccia la farina
Vallepietra, taglio di fettuccine
Jenne, rape per pranzo
Jenne, raccolta di fave
Trevi, vendita al dettaglio
Trevi, al mulino
Trevi, al mulino
Camerata, ritorno in paese
Vallepietra, ritorno in paese
Jenne, ritorno in paese
Trevi, vangatura
Jenne, raccolta di barbabietole
Trevi, lavoro al merletto e ricamo
Subiaco, lavoro al merletto
Filettino, lavandaie
Filettino, lavandaie
Filettino, lavandaie
Trevi, lana al sole ad asciugare.
Subiaco, è tempo di salsicce.
Attività quotidiane in campagna, lavori di manutenzione e di preparazione alle specifiche coltivazioni. Ogni giorno, da mattina a sera e con qualsiasi tempo, il contadino ha sempre da lavorare. La terra non aspetta.
Jenne, il terreno sassoso richiede la zappa coi rebbi
Vallepietra, il pollaio offre una valida integrazione alimentare
Vallepietra, zappatore
Vallepietra, balle di fieno caricate sui muli.
Vallepietra, trasporto di balle di fieno
Vallepietra, occorrono molti viaggi perl a scorta invernale.
Vallepietra, i muli per il trasporto sono spesso insostituibili
Trevi, letame per la concimazione naturale
Trevi, trasporto di letame lungo l’Aniene
Trevi, granturco messo ad asciugare in piazza
Vallepietra, raccolta di granturco
Vallepietra, nella stalla Sant’Antonio protegge gli animali.
Vallepietra, anche con la neve il giorno di lavoro inizia presto.
Vallepietra, restano gli anziani in campagna, ma fino a quando?
Jenne, familiare produzione di barbabietole.
Vallepietra, uso del maglio di legno per conficcare un palo.
Jenne, apicoltore
Trevi, nei mercati si vendono i prodotti in surplus.
Vallepietra, simboli apotropaici
Vallepietra, trasporto di concime.
Vallepietra, sistemazione della massicciata.
Vallepietra,qui gli animali sono allevati con cura.
Jenne, verso la campagna.
Vallepietra, l’uomo e gli animali, nel segno del rispetto.
Aratura e semina con sistemi arcaici nel paese di Jenne - 1979, 1980, 2004
Jenne, trasporto di un aratro di legno
Jenne, la millenaria aratura con i buoi, oggi scomparsa.
Jenne, aratura con il vomere a punta di ferro
Jenne, aratura nei piccoli terrazzamenti.
Jenne, aggiogare i buoi richiedeva molta abilità
Jenne, aratura con un asino appositamente addestrato.
Jenne, occorreva un intero giorno per arare una lingua di terra.
Jenne, ci voleva l’intervento di due persone per guidare l’asino.
Jenne, per lo sforzo l’asino spesso si impuntava per riprendere fiato.
Vallepietra, impiego della macchina fresatrice
Jenne, i piccoli fazzoletti di terra venivano zappati
Jenne, semina.
Jenne, semina a spaglio.
Jenne, zappatura per togliere le erbacce dal grano.
Mietitura e trebbiatura del grano a Jenne con tecniche di lavorazione risalenti al periodo della protostoria - 2000 , 2002, 2008
Jenne, mietitura con il falcetto.
Jenne, legatura di un covone
Jenne, mietitura con il falcetto
Jenne, mietitori con spaventapasseri
Jenne, mietitura
Jenne, fino agli inizi del 2000 si produceva un bel po’ di grano.
Jenne, trasporto di covoni, localmente detti “gregne”.
Jenne, mietitura. I cereali ben si adattano a terreni siccitosi.
Jenne, trasporto di grano con l’asino.
Jenne, sistema di legatura facilmente rimovibile.
la cerealicoltura era attività primaria per il fabbisogno alimentare.
Jenne, trasporto del grano fino all'”ara”.
Jenne, i covoni erano raggruppati in modo da formare “barconi”.
Jenne, mietitura
Jenne, l’ impiego di animali da soma era indispensabile.
Jenne, come un’ antica dea della prosperità.
Jenne,ancora nell’anno 2000 si batteva il grano.
Jenne, battitura del grano con un bastone.
Jenne, battitura con il correggiato (mazzafrusto)
Jenne, battitura sincronizzata con il “mazzafrusto”.
Jenne, sullo sfondo il paese.
Jenne, spulatura del grano manualmente.
Jenne, con la forza delle braccia e con il vento si trebbia.
Jenne, separazione del grano dalla pula o lolla.
Jenne,ore ed ore per poco più di un quintale di grano.
Jenne, spulatura. In attesa del vento.
Jenne, spulatura
Jenne, i chicchi si passano al setaccio per eliminare le ultime pagliuzze.
Jenne, versamento del grano dal crivello al sacco.
Trebbiatura meccanizzata del grano a Jenne nel luogo dell'antica "ara"- 1995
Jenne, trebbiatura meccanizzata. L’impiego della macchina ha velocizzato enormemente il lavoro
Jenne, la trebbiatura era uno dei momenti fortemente corali della civiltà contadina.
Jenne, finalmente il nastro trasportatore in un attimo getta i covoni all’interno degli ingranaggi.
Jenne, immediata è l’uscita di sacchi di grano e di balle di fieno.
Jenne, era come una processione dell’abbondanza, che sembrava non dover finire.
Jenne, il rito collettivo era accompagnato da suoni e canti.
Jenne, scena di trebbiatura nell’antica “ara”.
Jenne, scena di trebbiatura.
Jenne, scena di trebbiatura.
Jenne, un bicchiere di vino per una breve pausa.
Jenne, scena di trebbiatura con sacchi di grano.
I mulini comunali di Jenne e Trevi nel Lazio - 1993, 1995, 1996
Jenne, mulino comunale
Trevi, mulino comunale
Trevi, un sacco di farina da portare a casa.
Trevi, ognuno si adoperava per il proprio macinato.
Trevi, il mulino disponeva di tre macine
Trevi, bagnarola in equilibrio sulla testa
Jenne, il mulino dispone di due macine per i diversi cereali.
Jenne, i sacchi di farina sono pesati per pagare la tariffa.
Jenne, spesso sono le donne a lavorare nel mulino.
Jenne, il grano viene rovesciato nell’imbuto per essere macinato.
Jenne, il grano e altri cerali erano una rimessa importante per l’inverno.
Jenne, gruppo di donne nel mulino, luogo di incontro e di cicaleccio.
Jenne, insaccamento della farina.
Jenne, la macinazione avviene sotto il controllo del mugnaio.
Jenne, farina di granturco per pizze e polenta.
Jenne, macinazione del grano.
Jenne, macinazione del granturco
Trevi, Fernando il mugnaio
Trevi, Fernando il mugnaio
Forni a legna pubblici e privati in alcuni paesi del Parco - 1993, 1994, 1996
Jenne, la massa lievitata nelle “scife” viene portata a cuocere.
Trevi, si portano teglie con pizze da cuocere al forno.
Jenne, gli impasti sono pronti per la cottura.
Jenne, si sfornano pizze, pagnotte, dolci.
Jenne, il pane da cuocere è avvollto in panni di lana e cotone.
Jenne, le donne sono le sole a gestire il forno.
Trevi, fragranti ciambelletti appena cotti.
Trevi, nella strada si spande un dolce profumo.
Trevi, la fornaia prende dalla “scifa” i pani lievitati
Trevi, con la lunga pala si mettono nel forno.
Trevi, cottura del pane.
Filettino, forno privato
Jenne, ritorno a casa.
2011 - "Ju sésto", uno dei sistemi irrigui più antichi, permane a Vallepietra. Probabilmente il termine ha il significato di assestare, sistemare in modo adeguato il terreno, per procedere poi all'irrigazione di tutti gli appezzamenti
Vallepietra, deviazione di un torrente per convogliare l’acqua alla chiusa, detta refota.
Vallepietra, la refota viene aperta e l’acqua canalizzata inizia a scendere verso i campi coltivati.
Vallepietra, i canali devono essere sempre puliti, altrimenti l’acqua fuoriesce.
Vallepietra, l’acqua, a caduta, raggiunge le coltivazioni, anche dopo un lungo tragitto.
Vallepietra, la portata di acqua in genere può irrigare due, tre solchi per volta.
Vallepietra, l’acqua opportunamente smistata bagna tutti i solchi.
Vallepietra, l’abbondanza di acqua permette l’ irrigazione a Sesto.
Vallepietra, il flusso idrico è regolato da piccole ostruzioni.
La coltivazione dei fagioli, un prodotto di eccellenza all'interno de Parco - 2012
Vallepietra, coltivazione di fagioli, le piantine sono infrascate (sostenute verso l’alto con pali).
Vallepietra, con infinita pazienza si avvolgono le piantine ai bastoni, uniti a quattro.
Vallepietra e i suoi fagioli: fagiolone, ciavattone, pallino, regina, cappellette, la fagiolina romanesca.
Vallepietra, raccolta di fagioli, tra cui spicca per prelibatezza il fagiolone.
Vallepietra, coltivazione e raccolta di fagioli, posizionati in filari, alternati a quelli di patate.
Vallepietra, fagioli stesi ad asciugare. Di recente è stato introdotto il cioncone.
Vallepietra, a sera i fagioli si rimettono dentro la casa di campagna.
Vallepietra, c’è molta domanda, non sempre soddisfatta dall’offerta.
Vallepietra, il raccolto di fagioli spesso è già venduto al momento della semina.
Jenne, qui la scarsa produzione di fagioli è strettamente ad uso familiare,
Vallepietra, si semina a primavera per raccogliere in autunno.
Vallepietra, polenta in piazza per la sagra del fagiolone.(2008)
Vallepietra, sagra del fagiolone e dello scacchiato (pezzetto di pane).
Vallepietra, sagra del fagiolone nei primi giorni di novembre..
Vallepietra, sagra del fagiolone. La cucina è sempre demandata alle donne.
Vallepietra, sagra del fagiolone, per valorizzare questa bontà culinaria.
Vallepietra, distribuzione in piazza.
Vallepietra, i fagioli sono rivoltati per una perfetta essiccazione.
Vallepietra, varietà di ecotipi di fagiolo di grande qualità
Vallepietra, varietà di fagioli locali, ricchezza della biodiversità.
Il tempo della fienagione - 1999, 2007
Jenne, trasporto del fieno.
Jenne, fienile
Jenne, la produzione di fieno è molto importante per gli allevamenti
Vallepietra, il fieno locale garantisce la qualità degli allevamenti.
Vallepietra, lungo i pendii montani tutto è fatto a mano.
Jenne, trasporto di fieno.
Vallepietra, il fieno è ammonticchiato.
Jenne, il fieno è rivoltato per farlo bene asciugare.
Jenne, anche per il fieno l’impiego dei muli è d’obbligo.
Vallepietra, sempre più è richiesto l’uso di macchine.
Vallepietra, macchina per imballare il fieno.
Vallepietra, pressatrice manuale.
Vallepietra, rastrellamento del fieno. Nulla è sprecato.
Vallepietra, uso del rastrello per raccogliere il fieno.
Vallepietra, affilatura della lama della falce.
Vallepietra, su per i monti a falciare.
Vallepietra, falciatura del fieno.
Vallepietra, in fondo il paese.
Produzione di fave, patate, olive - 2003, 2004, 1983, 1985
Jenne, raccolta di fave
Jenne, la spulatura avviene come per la trebbiatura.
Jenne, battitura per separare il seme dalle valve.
Jenne, battitura con il correggiato, detto mazzafrusto.
Jenne, battitura con il mazzafrusto.
Jenne, battitura con il mazzafrusto.
Jenne, spulatura
Jenne, spulatura
Jenne, la spulatura è completata con il setaccio.
Jenne, le fave si insaccano.
Jenne, le fave sono caricate per il trasporto.
Filettino, semina di patate.
Vallepietra, semina di patate.
Vallepietra, zappatura nei solchi.
Vallepietra, campo di patate.
Jenne, rincalzo di terra alla base delle piantine.
Vallepietra, raccolta di patate.
Vallepietra, raccolta di patate.
Vallepietra, pesa del sacco di patate.
Vallepietra, raccolta di patate.
Vallepietra, raccolta di patate.
Vallepietra, raccolta di patate.
Vallepietra, raccolta di patate.
Vallepietra, le coltivazioni si spingono a ridosso dei monti.
Vallepietra, ritorno in paese con sacchi di patate.
Vallepietra, sullo sfondo il santuario della Trinità.
gli ulivi coltivati sono: olivastro, leccino, rosciolo.
Trevi, raccolta di olive di prima qualità.
Subiaco, raccolta di olive con la “cirigna”, (cestino a tracolla).
Subiaco, battitura delle olive.
Subiaco, raccolta di olive con scale e teli.
Subiaco, un’arzilla nonna sull’alberro
Subiaco, si restringono i teli con le olive cadute.
Subiaco,il suolo e l’esposizione sono ideali per l’olivicoltura.
Subiaco, mamma e figlia raccolgono olive.
Subiaco, il vecchio frantoio
Subiaco, sacchi di olive pronti per la molitura.
Subiaco, il lavoro segue in modo scrupoloso la lista di attesa.
Subiaco, le grandi mole riducono in poltiglia le olive.
Subiaco, la pasta di olive vienne messa sui fiscoli per la spremitura.
Subiaco, la pressa del vecchio frantoio
Subiaco, separazione della sansa dai fiscoli.
Subiaco, versamento di olio nella vettina.
Subiaco, si riporta a casa l’ olio, in taniche di plastica.