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Pane di una volta, da Jenne a Condofuri

Le immagini girate nei primi anni Ottanta del secolo scorso a Jenne,Terranova di Pollino,Noepoli,Oriolo Calabro e Condofuri, assemblate e sonorizzate nel mese di febbraio 2020, sono il frutto di fortunati viaggi nel centro sud Italia, alla ricerca di quanto restava nelle nostre campagne più isolate delle antiche tecniche lavorative legate al ciclo del grano, dalla semina al pane appena sfornato. Uno sguardo d'insieme, pur se in grande sintesi, è stato rivolto verso taluni aspetti generali di vita esistenti in isolate comunità appenniniche, in cui i bambini hanno costituito da sempre la parte più debole. L'indagine conoscitiva, condotta su di una realtà ancora in atto, quale era quella che mi accingevo ad osservare nei primi anni Ottanta, senza la pretesa di procedere con particolari scandagli sociologici, voleva soprattutto documentare la sopravvivenza o meno di lavori arcaici nella produzione di frumento, in barba alle moderne mietitrebbiatrici. Con finalità didattiche ed educative, più vicine alla mia formazione, mi sono mosso, non pensando all'inizio di raccogliere più di tanto, mentre intere lavorazioni agricole, che credevo ormai scomparse, mi si presentarono abbastanza subito in tutto il loro vitalismo e in determinate località anche tenaci nella conservazione di sistemi e procedimenti antichissimi, risalenti addirittura ai primordi della storia della agricoltura cerealicola. Davanti ai miei occhi vedevo svolgersi comportamenti, gesti e azioni che a distanza di millenni tornavano a vivere e a sbalordire, con tutto il loro fascino e fulgore, forse per l'ultima volta. E' stata una esperienza davvero unica, irripetibile ed emozionante come poche.

Vedere in questo stesso sito gli album fotografici "Lavori tradizionali nel Parco dei Monti Simbruini" e "L'antico ciclo del grano" .