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Il Volto Santo di Manoppello 2011

La festa del Volto Santo di Manoppello cade la terza domenica di maggio e in questa ricorrenza giungono radunati in compagnie con i loro gonfaloni molti devoti dalle provincie di Chieti e Pescara, richiamati anche dalla potenza taumaturgica della sacra effige, come testimoniano numerosi ex voto per grazia ricevuta.
Qui si conserva una preziosa reliquia dei primi anni del Cinquecento, costituita da un piccolo velo su cui è raffigurato, secondo tradizione,il volto di Cristo. Appare come un tessuto di lino trasparente, ugualmente visibile nei due lati, ma solo da certe angolazioni luminose, per la sua diafana consistenza e per le finissime sfumature presenti nell'ordito. Un'immagine unica, ricca di fascino e di mistero.
La processione domenicale, cui segue il lunedì quella del ritorno al santuario, dal vicino convento francescano muove verso la chiesa di San Nicola di Bari, con una sosta di preghiera sul ponte dei Cappuccini, che attraversa il rivo Capocastello,per invocare coralmente la protezione dalle sciagure e la prosperità per il paese. Al termine si elargiscono due benedizioni rivolte una ad est e l'altra ad ovest, nella direzione del ruscello.
La cerimonia, pur nella sua essenziale brevità, richiama espressamente il rito delle antichissime rogazioni.
Fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso, a cui risalgono queste immagini,durante la pausa di preghiera sul ponte i pellegrini usavano andare nell'adiacente fosso del Capocastello per compiere abluzioni con fini terapeutici e riempire bottiglie di acqua che, stante la presenza del Volto Santo,si riteneva assumesse particolari proprietà benefiche e per questo non di rado si riportava agli ammalati. In quei momenti accadeva e gli anziani del paese ancora oggi ricordano che prodigiosamente l'acqua si fermasse di scorrere,anche se solo per un attimo, in modo impercettibile.
Altri invece raccoglievano 33 sassolini tanto piccoli da stare nel pugno di una mano e li bagnavano per usarli durante l'anno contro fulmini e grandine a difesa di campi e abitazioni.