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Il Volto Santo di Manoppello 1999

Come ogni anno, la numerosa compagnia di Vacri(CH) percorre a piedi l'ultimo tratto che conduce al santuario del volto Santo di Manoppello (PE), noto per la presenza della taumaturgica reliquia del Santo Velo. Molti altri devoti giungono dai paesi del chietino e del pescarese la terza domenica di maggio per la festa del Volto Santo. La tradizione vuole che l'immagine, impressa in questo sottilissimo velo di 24 X 17 cm., mostri il viso di Gesù. L'eterea tessitura, che non presenta stesure di colore tra i fili dell'ordito e della trama, è trasparente, osservabile in ambedue i lati, ma solo da determinate angolazioni prospettiche e luminose. Del sacro velo si cominciano ad avere notizie dal 1506,sebbene siano avvolte in un'aura di mistero. Dopo alterne vicende nel 1638 il dottor De Fabritiis,che ne era venuto in possesso, lo dona ai padri cappuccini di Manoppello che lo custodiranno fino ad oggi. Per le sue uniche e straordinarie caratteristiche fisiche e pittoriche,taluni hanno anche ipotizzato che possa trattarsi di un'immagine acheropìta, cioè non eseguita da uomo.
I pellegrini nel loro rituale giro visitano la teca , ove è riposta annualmente la reliquia,e la stessa nicchia è oggetto di grande considerazione devozionale. Se da una parte il mondo scientifico si interroga e avanza dotte disquisizioni, per far luce su questo enigmatico ritratto, dall'altra i fedeli, da secoli, si muovono con altri sentimenti e bisogni, molto più concreti e immediati. Nella forza della fede trovano le certezze e risposte ai problemi della vita,come attestano gli ex voto esposti nelle sale del santuario. Ognuno di essi racconta un dramma, un dolore,uno scampato pericolo , risolti con l'affidamento della preghiera al volto santo di Cristo. Per grazia ricevuta si legge nelle loro dediche. Il corteo giunto al ponte dei Cappuccini si ferma per la tradizionale duplice benedizione al paese, mentre da più di un decennio è scomparsa l' usanza che c'era in questo momento di compiere da parte dei pellegrini rituali abluzioni terapeutiche e di raccogliere nel sottostante torrente 33 sassolini in funzione antitempeste. Una continua pioggia di petali al suono di più bande accompagna nella chiesa di San Nicola di Bari il diafano Volto,che appare e scompare ripetutamente alla vista . Nella parrocchiale la reliquia resta fino al giorno dopo, quando fa ritorno nella sua sede.