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Guardia Sanframondi riti penitenziali 1996

Ogni sette anni, nell' ultima decade di agosto, Guardia Sanframondi (BN) celebra i riti penitenziali in onore dell' Assunta e con questa regolarità almeno dagli anni 1930-1940. Prima di ciò “si usciva la Madonna anche in penitenza “ durante rovinosi avvenimenti naturali o altre calamità, per implorare la potenza divina di tener lontane le catastrofi. I quattro rioni storici: Croce, Portella, Fontanella e Piazza danno vita a cortei in cui si svolgono rappresentazioni fisse, dette misteri, riguardanti episodi del Vangelo, della Bibbia e della storia della Chiesa, antica e recente.Tutti, dai bambini agli anziani, sono chiamati alla partecipazione per comporre i quadri religiosi, molto elaborati nei costumi e nelle coreografie, a volte di gusto alquanto barocco di impronta controriformistica. Dopo le processioni di penitenza e di comunione, dal lunedì al venerdì della settimana di “ festa “ , il sabato, al termine della processione del clero e delle associazioni cattoliche, c'è l'apertura della lastra, uno sportello di vetro che chiude la nicchia ove è riposta la statua della Madonna. Il momento è vissuto dai guardiesi con molto trasporto e si sente una autentica partecipazione emotiva, amplificata dal canto corale “s'è sposta Maria”, con cui si chiedono grazie materiali e spirituali. La commozione è così elevata che specialmente negli occhi femminili giunge un pianto liberatorio. La statua della Vergine ora può essere vestita con i doni preziosi offerti dai fedeli negli anni e così è lasciata all'affetto e alla venerazione dei fedeli. La domenica parte dal santuario la lunga processione generale con tutti i misteri, il simulacro della Madonna, i penitenti, divisi tra disciplinanti e battenti, le autorità e il popolo tutto. I primi hanno già preso parte alle processioni rionali, sempre vestiti con saio bianco e cappuccio e muniti di una impugnatura che tiene corte sferze metalliche, detta disciplina, con cui si percuotono spalle e schiena, mentre i secondi escono solo nella processione di domenica e si battono il petto con una “spugna”, pezzo di sughero con piccoli spilli che generano fuoriuscita di sangue. Il paese in questi giorni esprime un sincero sentimento di contrizione che nei disciplinanti e ancor più nei battenti arriva a manifestarsi con vere e proprie mortificazioni corporali, di antica tradizione medioevale. Una sola volta durante il corteo religioso i battenti incrociano la statua della Madonna, che esce intorno alle 14,00 salutata con un colpo di mortaretto. In questo momento particolarmente emozionante i battenti si lasciano andare a un trasporto emotivo intenso e vibrante. Dopo di ciò i penitenti vanno via dalla processione, per tornare di lì a poco cambiati di abito ad accompagnare con canti l' Assunta che fa rientro nel santuario.
Le riprese video e audio sono state effettuate con il formato analogico Hi 8 e del tutto inedite, montate in occasione dell'imminente edizione 2017.
Non è stato un impegno facile nè tantomeno scontato condensare in 63 minuti gli avvenimeti di quei giorni in modo congruente, documentati tra l'altro con 16 ore di riprese. Pur consapevole della scelta non proprio favorevole alle  visualizzazioni, alla fine ho optato per questa soluzione, con tutto ciò che ha comportato,  per fornire una più ampia documentazione, anche perché in quell'anno e non so spiegarmene il motivo, vidi ben pochi fotografi ed operatori video in azione. Non tutto è esattamente come avrei voluto, ma alla fine ….chi si contenta gode... in attesa delle ritemprate forze.

30-6-2017 - Qualche ora fa, per puro caso, ho appreso da internet la tragica morte di don Sergio Sergi, assassinato con ferocia nel 1997 dalla spietata criminalità organizzata. Sono stato all'oscuro della vicenda fino ad oggi, sebbene tante volte mi son chiesto di lui e della sua vita, come sacerdote e musicista. Di tempo ne è trascorso, ma per tali fatti la memoria non è mai abbastanza, così che con grande commozione e dolore desidero qui ricordarlo, anzitutto per quelle sue rare qualità umane che sanno entrare nell'animo della gente. L'ho conosciuto a Guardia Sanframondi durante il periodo dei riti settennali del 1996. Mi colpì la sua affabilità e disponibilità, quando acconsentì, senza chiedere spiegazioni, che io filmassi le prove del coro del rione Piazza, da lui abilmente diretto ed ancora in esercitazione nonostante fosse tarda sera. Nei brevi giorni a seguire già ci si salutava come fossimo vecchi amici e più volte gli esternai il mio apprezzamento per le belle canzoni da lui curate per i riti settennali, parti delle quali di recente ho inserito in due filmati pubblicati su You Tube e nel mio sito. Di quegli incontri conservo riprese video che lo ritraggono come direttore del coro, competente e scrupoloso. Avrò piacere di donarle a persone di fiducia per contribuire a mantenere vivo il suo  ricordo.

Oltre al video è disponibile una galleria fotografica  riguardante i riti dal 1982 al 2017