Pacchiane di Nocera Terinese
Fino ad un recente passato era facile vedere le donne di Nocera Terinese(CZ) con il costume contadino e trasportare in equilibrio sulla testa ceste di vimini o altri pesi dentro e fuori il paese. Le pacchiane come cariatidi greche apparivano ai piedi del monte Reventino per andare a coltivare tenacemente appezzamenti di uliveti, vigneti , agrumeti, fonte primaria dell'economia domestica. Per questo a difesa dei campi o di piccoli orti mettevano di guardia spaventapasseri ed oggetti apotropaici, di preferenza con il rosso e a volte con l'abito della pacchiana. Esso è costituito da “ un corpetto detto “curzeu”, coperto da una camicetta che viene chiamata “spenseru”;da una sopravveste a “gunneddra” che è annodata dietro a forma di coda; da una sottoveste di panno che è rosso per le sposate, nero per le vedove, marrone per le nubili e lascia intravedere “a camisa” una lunga camicia interna di cotone bianco. Infine, annodato alla vita,c'è un grembiule nero detto ”mantisinu”. All'inizio del Novecento si usava un corpetto diverso detto “jippune”; le donne nubili portavano un copricapo di lino bianco il “rituorto”, quelle sposate il “mannile”di seta nera”. Estratto da Giuseppe Esposito Pro Loco Ligea Nocera Terinese Per attutire i sobbalzi dei pesi posti sopra la testa,ma anche per equilibrarli meglio durante il trasporto, usavano un fazzoletto arrotolato a ciambella, detto “maccaturo”.